Oggi vi parlo di una piccolezza che mi manda fuori dai gangheri. Avete mai usato l’app di YouTube? Se la usi per sentire un disco e spegni lo schermo, la musica si ferma. Se l’app va in background, anche solo perché devi controllare la mail, smette di riprodurre i suoi video. Se non vuoi che sia così devi dare 14 euro al mese a Google per sbloccare YouTube Premium. Capiamoci: una funzione così semplice e basilare, che dovrebbe essere parte dell’esperienza standard di un’app di condivisione video, è un lusso aggiuntivo per chi può pagare un costoso abbonamento. È un caso lampante di design ostile e odio tutto ciò che rappresenta.
Odio, nello specifico, il fatto che abbiamo accettato che questa sia la normalità. Da YouTube non si scappa, perché le pratiche monopoliste di Google hanno fatto fuori ogni forma di concorrenza (ricordate Vimeo e Dailymotion?), quindi ci siamo abituate ad accettare angherie digitali come questa, senza farci domande. La stessa azienda statunitense che vive rubando e smerciando i nostri dati ci crea intenzionalmente un fastidio per poterci spremere ancora di più. Lo trovo simbolico.
Il capitalismo digitale è un culto dell’umiliazione.
Ci toglie cose che dovrebbero essere già nostre e poi ce le rivende. E ci tocca pure dire grazie! Sento già i paladini del neoliberismo dire: “Nessuno ti obbliga a usare YouTube. Se non ti piacciono le condizioni del servizio, puoi non usarlo!” Certo, come se fosse possibile ignorare del tutto la piattaforma gigante su cui l’umanità ha caricato più di 5 miliardi di video, utilizzata persino dai quotidiani, sulla quale vengono uploadate più di 360 ore di contenuti al minuto. È diventata lo standard solo grazie al controllo senza precedenti esercitato da Google su Internet. La ricchezza di YouTube sono i video e i video sono di chi li ha creati, ossia noi. Ha senso che lo strumento più diffuso per la condivisione di filmati sia al servizio degli interessi di un’azienda privata, invece che della collettività che lo alimenta? Ha senso che, forte della sua posizione di dominio, Google possa arbitrariamente peggiorare la nostra esperienza, incrementando a dismisura la pubblicità e tirandoci in faccia un formato tossico di content, come gli Shorts? Ha senso che possa brandire questo potere per imporci qualsiasi capriccio, come “Se vuoi ascoltare con lo schermo spento mi devi pagare di più”?
No. Vaffangoogle.
Ridurre il nostro uso di YouTube è possibile e auspicabile, ma pensare di poterlo mollare da un giorno all’altro è una follia irrealistica. Personalmente, ho smesso di regalargli i miei progetti personali e ho iniziato a caricarli su una mia istanza di PeerTube, e nel libro che sto scrivendo parlo di come farlo e perché, ma è una battaglia a lungo termine. Nell’immediato, con lo strapotere di YouTube dobbiamo convivere.
Vi propongo quindi un piccolo esercizio con il quale potrete riprendervi un pezzettino della vostra libertà digitale. In un mondo in cui le nostre vite digitali sono merce di scambio, anche le più piccole rivendicazioni sono grandi vittorie. Sono come le ciliegie: una tira l’altra.
Con dieci minuti del vostro tempo potete scaricare un’app non ufficiale per vedere YouTube, senza pubblicità, che funziona offline, non raccoglie dati su di voi, basata sul software libero, con funzioni fantascientifiche come la riproduzione in background e con lo schermo spento. Si chiama NewPipe e funziona a meraviglia. Si scarica da F-Droid, uno “store” non ufficiale, inviso a Google, pieno di software liberi e gratuiti.
Procedimento:
Ora potete vedere YouTube con un'app studiata per servirvi, invece che per sfruttarvi.
Nota: non ho un iPhone e che io sappia offre meno opzioni per fare cose belle come questa, ma se qualcunx all’ascolto conosce una tecnica equivalente su iOS, mi scriva e aggiungerò il consiglio alla prossima Settimana Sovversiva. E in generale, se avete bisogno di aiuto per installare NewPipe, rispondete pure a questa mail e sarò felice di aiutarvi.
Possiamo dire no alla normalità che ci viene imposta e lottare, pur nel nostro piccolo, per ridefinirla. Ogni pixel che riconquistiamo, anche solo nella nostra sfera personale, è importante. Pensare che non lo sia fa il gioco di Google e di chiunque voglia convincerci che nessun'altra normalità è possibile.
Buona Settimana Sovversiva!
Kenobit
Questa settimana sono emozionato perché sta arrivando ZONA WARPA a Torino, un evento che abbiamo organizzato col cuore. Due giorni di festa, pieni di videogiochi, persone che li creano e talk/workshop per imparare a capirli e a farli. Il tutto senza barriere all'ingresso. Saremo al CSOA Gabrio venerdì e sabato, dalle 14 a notte fonda. L'ingresso è a offerta libera (consigliati 5 euro, ma se siete al verde vanno bene anche zero). Oggi, su Livello Segreto condividerò i flyer e il programma degli interventi. A proposito, tutti i video delle vecchie edizioni di Zona Warpa sono su PeerTube, su video.zonawarpa.it. Ovviamente ci caricheremo anche quelli nuovi!
27 giugno - eXSnia, Roma Concerto potentissimo!
28 giugno - Ex Asilo Filangieri, Napoli Felicissimo di tornare a Napoli a suonare!
Zona Warpa:
21-22 giugno, TORINO, CSOA Gabrio
4-5 luglio, ROMA, CSOA Forte Prenestino
20-21 settembre, MILANO, Cascina Occupata Torchiera
Buona Settimana Sovversiva! Se vi va, condividete questa mail con le vostre persone care e come sempre, se volete, rompere il muro della socialità online scrivendomi a kenobit@protonmail.com!