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La Settimana Sovversiva

Questo fine settimana sono andato a camminare nel bosco. Per me è un’abitudine relativamente recente, essendo nato ragazzo di città, ma più passano gli anni più ne sento il bisogno. C’è qualcosa, nel contatto con la natura, che mi fa rimettere le cose in prospettiva e mi fa stare bene. Gli alberi non sono a scopo di lucro e la bellezza della natura non richiede un abbonamento mensile. In un mondo dove tutto ha un prezzo, la gratuità della meraviglia mi pare ancora più miracolosa.

A un certo punto ho incontrato due salamandre. Nere, con le macchie gialle, lucide, lente, bellissime. Non ne avevo mai vista una nel mondo reale. Anni di social network hanno fatto riaffiorare un vecchio istinto: “Scatta mille foto! Sembrano dei Pokémon, ne uscirà sicuramente un bellissimo post. E poi lo sai che quello che non viene postato non esiste, no?” Fino a qualche anno fa, mi duole dirlo, ragionavo così. Avevo lo smartphone sempre in mano, sia per quella FOMO che vorrebbe farti immortalare tutto, sia perché la mia vita online aveva tragicamente invaso quella offline. Non mi rendevo conto che, tirando il rettangolo nero fuori dalla tasca, stavo interrompendo lo stesso momento che volevo preservare, diluendone il significato. Quante cose ho visto attraverso l’interfaccia della fotocamera di Android? E tutto per cosa? Per fare un post sui social, che mi sarebbe valso una manciata di like e qualche commento. Era senza dubbio una forma di vanità, ma anche una costante ricerca di content, perché le piattaforme erano riuscite a inculcarmi il bisogno costante di produrre, anche nei momenti di ozio. Anni fa non mi sarei limitato a fare mille foto alle salamandre, anzi. Avrei visto nella bellezza del bosco un’occasione per un reportage silvestre, col quale avrei confezionato un post acchiappalike. Rabbrividisco, ripensandoci.

Più passano gli anni, più realizzo quanto siano importanti gli spazi di non produttività, i momenti in cui non generiamo valore e ci limitiamo a esistere. Non è un caso che i meccanismi del capitalismo digitale facciano di tutto per eroderli. Se i guadagni devono crescere all’infinito, le risorse (che poi siamo noi) vanno spremute sempre di più, per estrarre ogni singola goccia di monetizzabilità. Penso sempre al sonno, la frontiera suprema dell’improduttività, e a come vendendoci gadget scintillanti i vampiri dei dati siano riusciti a colonizzare pure quello. Tu dormi, ma il tuo smartwatch raccoglie dati su quando ti sei coricato, sulla durata della tua fase REM e le statistiche dei tuoi risvegli. Le informazioni finiscono su un server lontano dove, sommate a quelle di milioni di altre vite, si trasformano preziosi database al servizio del consumismo. Mi sembra un sconfitta tremenda, a livello politico e spirituale.

Le salamandre non sono content.

Se le avessi pubblicate su Instagram le avrei sacrificate sull’altare di Mark Zuckerberg, arricchendolo di qualche spicciolo e distruggendo la bellezza di un momento non produttivo. Avrei impoverito la mia presenza a me stesso per arricchire un miliardario dall’altra parte del mondo. Ho deciso di girare un brevissimo video, per farle vedere alla figlia di un mio caro amico che impazzisce per gli animaletti, ma poi lo smartphone è tornato nel mio zaino, dove è restato per il resto della passeggiata. È stato un pomeriggio stupendo, dove ho incontrato tante altre salamandre e mi sono emozionato per la quantità di amanite muscarie che c’erano. Credo di aver ufficialmente trovato il villaggio dei Puffi! Se avessi avuto il capo chino sul telefono, forse, mi sarebbe sfuggito.

Visto che magari gli animaletti piacciono anche a voi, ho caricato il video sulla mia istanza PeerTube, con un link non pubblico. Eccolo! Potete vederlo solo voi che mi leggete qui! Magari le salamandre ispireranno anche voi.

Vi auguro una settimana piena di momenti improduttivi.
Kenobit

APPUNTAMENTI IN ARRIVO

30 settembre - Online - Alle 21 sarò ospite del canale Percorsi Trasformativi su Instagram per parlare di degooglizzazione e del ruolo della tecnologia nel genocidio in corso.

7 ottobre - Milano, Area Zelig - Parteciperò a una serata dal titolo esilarante: "Celebrità di internet, studiosi di internet, cosa sanno? Sanno cose? Scopriamolo insieme!" Se volete vedermi fuori dal mio elemento, alle prese con la stand up, trovate qui i biglietti.

11 ottobre - Treviso, CSO Django - Ci sarà una Gita Warpa, una tappa informale di Zona Warpa, con giochi, talk e concerti. Io non sarò presente, ma se siete da quelle parti sarà una giornata speciale.

16 ottobre - Milano, VolumeBK - Parteciperò a una serata intitolata "Politica dell'ascolto tra visibilità e indipendenza". Parleremo di Spotify, musica, piattaforme, alternative.

19 ottobre - Scano di Montiferro, Bookolica Festival - Sono felicissimo di fare una data in Sardegna! Parteciperò al festival con un talk su "Liberare il mio smartphone per liberare me stesso" e farò un concertino con il Game Boy.

25 ottobre - Prato, Linux Day - Nel ricordarvi che non c'è mai stato un momento migliore per mollare Windows, andrò a Prato per un intervento durante il Linux Day.

26 ottobre - Ancona, Cinematica Festival - Io e la crew di Zona Warpa parteciperemo al festival con una zona dedicata ai videogiochi ribelli.

Buona Settimana Sovversiva!

La Settimana Sovversiva
illustrazioni di Gianluca Folì