Il mezzo contiene il fine, anzi è già il fine in evoluzione, in movimento.
Né obbedire, né comandare, Francesco Codello
Si è ufficialmente concluso il primo mese del mio progetto di “assalto alle piattaforme”, del quale la Settimana Sovversiva è contemporaneamente l’ariete e il diario. Posso già dirvi che mi sta rendendo felice, che vedo già risultati concreti e che ho intenzione di andare avanti, senza voltarmi. Detto questo, visto che questo viaggio lo stiamo facendo insieme, mi sembra carino farvi un resoconto e tirare le prime somme.
Innanzitutto, grazie. La paura che avevo il 31 di dicembre era quella di trovarmi da solo, con la mia idea squinternata, a combattere contro i mulini a vento. E invece, sin dal primo giorno, ho sentito la vostra forza. Mi avete scritto per sostenermi, offrirmi il vostro aiuto o anche solo per incoraggiarmi. Tutte queste cose mi hanno fatto bene all’anima. In un mondo in cui ci hanno convinto che l’obiettivo è guadagnare follower, io voglio alleati, alleate, alleatǝ.
Al diavolo la fama, datemi il cambiamento e la gioia di lottare in compagnia. Gli obiettivi sono ancora lontani, ma già aver intrapreso il viaggio è un balsamo per l’anima. Il fine è il mezzo, il mezzo è il fine.
Questo mese è stato anche un brivido, perché per mettere in atto i miei piani ho buttato il cuore oltre l’ostacolo. Fino a pochi mesi fa ero un traduttore di videogiochi, mestiere che mi ha dato soddisfazioni ma che assorbiva completamente le mie energie. Continuando a farlo, non avrei mai avuto né il tempo, né le risorse mentali per realizzare tutti questi progetti. Per questo l’ho lasciato, rinunciando alla mia rete di sicurezza e affidandomi alle mie attività di musicista e al vostro sostegno. Per fare il bilancio di questa scelta ci vorrà più di un mese, ma constato che la certezza a cui ho rinunciato mi è stata restituita in felicità, con gli interessi.
Riprendermi il mio tempo mi ha fatto capire quanto sia prezioso, ma anche quanto ne buttavo. Sarei classista se non riconoscessi il privilegio che ho nel poter fare questa scelta radicale, ma l’esperienza è illuminante. Possiamo riprenderci il nostro tempo, pezzo per pezzo, ma per farlo dobbiamo imparare a riconoscere i meccanismi che ce lo rubano. E certe cose possiamo farle anche senza mollare il lavoro! Vi propongo un esercizio: mollate per una settimana Instagram o il social commerciale che più usate e impiegate il tempo risparmiato (o rivendicato?) con qualcosa che vi piace fare. Leggere, disegnare, fare pisolini, cucinare, camminare, suonare, oziare. Quello che volete. Poi fatemi sapere.
Questi piccoli antipasti di libertà stimoleranno il nostro appetito.
Presto banchetteremo insieme!
Buona settimana sovversiva. <3
In questo periodo sento addosso un’urgenza di impegnarmi per innescare anche solo una scintilla di cambiamento, quindi il tempo che ho rivendicato l’ho investito quasi totalmente nei miei/nostri progetti. Nota bene: per riprendermi il tempo, oltre a lasciare il “lavoro vero”, ho anche ridefinito il mio rapporto con Instagram come ho raccontato nel dettaglio in un lungo post, in cui vi propongo le mie strategie.
In gennaio ho curato sei trasmissioni su Tele.kenobit (una proiezione di film, Jonathan Dimensione AESTHETICA del Dottor Pira e due podcast di chiacchiere), che ho poi caricato su videoteca.kenobit.it. Tutto questo è completamente privo di pubblicità.
Ho investito due giorni per produrre asset grafici per i canali, dai banner di Peertube alle copertine dei podcast di Stereo. Ah, sì, ho lanciato Stereo, il nostro Spotify ribelle. Ho investito ore per capire come funzionava, per preparare grafiche e testi per comunicarlo, e poi ho investito almeno una decina di ore per caricare manualmente tutti i dischi e i podcast. Al momento ci sono più 40 dischi e 3 podcast che potete ascoltare gratuitamente, da qualsiasi piattaforma, e ne ho in coda altrettanti. Se volete sapere come funziona Stereo, qui trovate le FAQ. Tra l’altro, sempre parlando di tempo, ho finalmente trovato la concentrazione per finire il mio disco nuovo, che ho deciso di mettere in esclusiva su Stereo!
Ho portato avanti il progetto dello Scanlendario, lavorando con Nicola Bernardi per presentare le nuove stampe, che andranno a sostenere le attività di mutuo aiuto dell’EX OPG di Napoli (come del resto lo Scanlendario stesso).
Ho portato avanti “Il manuale delle giovani marmottǝ”, la zine che racconterà questo progetto. Che bello poter lavorare a qualcosa senza la fretta di doverlo pubblicare!
Dietro le quinte, ho anche lavorato all’edizione 2024 della Zona Warpa, il festival del videogioco ribelle e itinerante. Presto annunceremo il programma e le date, che ci porteranno a Bologna, Roma, Napoli, L’Aquila e Bari.
Sta nascendo anche un progetto che mi emoziona, per fare qualcosa di concreto laddove la scuola e lo stato hanno fallito: l’educazione a internet e all’informatica. Io e dei nuovi amici abbiamo un progetto del quale presto vi sveleremo i primi dettagli. Faremo un po’ di casino, sono convinto!
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutte le persone che mi hanno sostenuto concretamente tramite Liberapay, perché la loro generosità mi permette di regalare tutto quello che faccio, anche a chi non può permettersi di darmi dei soldi (e che, diciamolo chiarissimamente, è e sarà sempre benvenutǝ da queste parti). Se vi va, offritemi una birra al mese!
Ringrazio anche lǝ miǝ amicǝ, ma soprattutto FDA, che è l’uomo che si occupa di tutti i server e i software che usiamo nell’assalto alle piattaforme.
Mi sembra assurdo aver fatto tutte queste cose in un mese, sinceramente, ma guardando indietro sono felice e pieno di speranza. Chissà cosa faremo in dodici mesi?
Come sempre, se avete domande, proposte, abbracci, insulti o ricette vegan, scrivetemi pure a kenobit@protonmail.com. Non avete idea di quanto mi faccia felice quando accorciamo le distanze tra noi.
La programmazione di Tele Kenobit è direttamente accessibile dal comodo pulsantone sulla homepage. Questa sera vedremo un film horror argentino degli anni '90, Plaga Zombie, e domani continueremo il viaggio estetico con Pira e MIchele Sala.
lunedì 5 febbraio - Seguirà dibattito - Proiezione di Plaga Zombie, in compagnia di Hernán Sáez, regista e attore. lunedì 6 gennaio - Jonathan Dimensione AESTHETICA
Le prossime due ospiti di Baretto Utopia saranno Noemi Tarantini e Rita Petruccioli.
Per oggi è tutto!
P.S. Settimana scorsa vi ho accennato la notizia triste del lutto di un mio amico. Se vi va di leggereil mio ricordo, lo trovate qui. Una lettura intensa e sensibilmente meno allegra di un concerto ska, ma contiene speranza e voglia di combattere. Promesso.