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La Settimana Sovversiva

Mio padre ha lavorato in banca per tutta la vita. Nello specifico, prima della moneta unica, faceva il cambista: comprava e vendeva soldi in altre valute, interpretando i movimenti del mercato per generare profitto per il suo datore di lavoro. Come potete immaginare, la sua strada non faceva per me.

Quando sento parlare di azioni, opzioni e affini, il mio cervello si spegne. Capisco quello che mi viene spiegato, ma le parole entrano da una parte ed escono dall’altra. Mi avranno raccontato migliaia di volte cosa sono i futures, ma ogni volta me lo dimentico. Se non erro, vuol dire che scommetti sul valore di qualcosa e speri che ti vada bene. Ma questa non è una newsletter di consigli finanziari e io non sono un guru del trading... per fortuna!

C’è però un insegnamento economico di mio padre che mi è rimasto impresso, perché è una pillola di saggezza che si può applicare a qualsiasi ambito. Mi ha sempre detto:

"Nessuno è mai diventato povero incassando profitti."

L’affermazione nasce in contesto finanziario. Se i 1000 paperdollari che hai investito in Goleador ora valgono 1500 paperdollari, hai due opzioni: venderli e incassare 500 paperdollari oppure aspettare, perché domani potrebbero valerne 2000. O 20000! Ovviamente, potrebbero anche precipitare verso lo zero e lasciarti con un pugno di mosche. Chiunque non possieda una proverbiale sfera magica non può avere la certezza di come andrà il suo investimento. Ed è qui che subentra la massima: un guadagno, anche se piccolo, è pur sempre un guadagno. Si può rimanere al verde aspettando di massimizzare il profitto, ma a suon di vittorie più piccole si può fare molta strada.

Come dicevo, i concetti economici, come i dati scritti nella RAM, vengono resettati dal mio cervello a ogni riavvio del sistema. Per questo non ho mai sfruttato questa saggezza per conquistare Piazza Affari, ma la applico quasi quotidianamente alle battaglie che mi stanno a cuore.

Viviamo in un mondo cattivo e gli ultimi mesi sono stati particolarmente difficili per chiunque disponga ancora di una coscienza. La settimana appena trascorsa, in particolare, è stata tremenda. È stata una di quelle in cui la somma delle tragedie ti fa pensare che sia tutto inutile, che l’ingiustizia sia un’oceano che trabocca e che noi siamo solo un branco di illusǝ che cercano di fermarlo con dei cucchiaini da dessert. Certi problemi sono così grossi e radicati che non sappiamo da che parte cominciare. È sconfortante sapere che non abbiamo modo di risolverli all’istante, anche se ce la mettiamo tutta. Per me, negli ultimi tempi più che mai, è straziante non avere un modo concreto per fermare la sofferenza, un pulsantone rosso con sopra scritto “Stateci dentro, dai”.

Non voglio, però, che quello sconforto mi renda innocuo. È vero che non possiamo risolvere tutto subito, ma non per questo dobbiamo rinunciare completamente all’idea di fare la differenza. Allora ripenso a papà e continuo la sua massima: se nessuno è mai diventato povero incassando profitti, nessuno peggiorerà il mondo facendo dei piccoli atti di bene. Possiamo aspettare e sperare di vincere il superenalotto del cambiamento e risolvere con un colpo di genio tutte le ingiustizie del pianeta, oppure possiamo “incassare” delle piccole vittorie, facendo qualcosa di buono, aiutando chi ne ha bisogno, secondo le nostre possibilità. È il concetto di mutuo soccorso, in fondo.

Se i nostri sconforti individuali si trasformassero in tanti minuscoli cambiamenti positivi, forse quell’oceano smetterebbe di farci paura. Vi ho fatto tutto questo discorso per parlarvi di un concerto che abbiamo organizzato con questo spirito, per fare qualcosa di concreto e non lasciare che lo sconforto ci disinneschi.

Ve lo racconto nel dettaglio nella sezione “Eventi in arrivo”. Vi invito a leggere nel dettaglio e a far girare la voce, se vi va.

Ma prima, visto che ho parlato di mio padre al passato, ci tengo a precisare che è vivo, che in questo momento sta toccando ferro e che è la persona più buona che abbia mai conosciuto. Qui lo vedete ritratto con la sua temibile gang di cani adottati: Lola, in basso, Chicca, la chihuahua, e una simpatica canaglia spelacchiata che in quel momento stava ospitando in attesa che trovasse casa. È un omone alto quasi due metri che vuole bene ai cagnolini. <3

fatherkenobit

Buona Settimana Sovversiva!
Kenobit


EVENTI IN ARRIVO

5 luglio - Milano, Scighera - Questo è il concerto di cui vi parlavo. La nostra musica non potrà fermare un genocidio, ma forse può portare in salvo una famiglia. Matteo di soqQuadro ha organizzato un concerto a Milano, alla Scighera. Noi artistx ci esibiremo pro bono e tutto il lavoro di organizzazione è stato volontario. Tutto il ricavo andrà a finanziare il Gofundme di Khalid, un ragazzo che conosciamo personalmente, un palestinese che studia in Europa e che sta disperatamente cercando di mettere al sicuro i suoi cari, rimasti a Gaza. Normalmente cerco di fare concerti gratis, ma in questo caso chiederemo un "biglietto" di 10 euro, che potrete fare direttamente donando al Gofundme. Nota: Khalid si trova in Norvegia, quindi il Gofundme è in corone norvegesi. 10 euro equivalgono a 115 corone. Onde evitare confusione, abbiamo preparato questo piccolo video. Se volete, potrete donare anche in loco, ma farlo online renderà tutto più veloce, per noi e per voi. Qui trovate un mio toot con il flyer dell'evento e due parole di Khalid. Ovviamente, sono a disposizione per qualsiasi domanda!

13 luglio - Porto San Giorgio, CSA Trenino - Presto più info! Andrò a suonare e a parlare.

La Settimana Sovversiva
illustrazioni di Gianluca Folì