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La Settimana Sovversiva

A volte è bello, con la Settimana Sovversiva, prendermi una piccola pausa. Mi sono goduto la fine dell'estate, l'orto e ho continuato a scrivere "Liberare il mio smartphone per liberare me stesso", del quale vi ho proposto un'anteprima qualche tempo fa. Oggi accantono i discorsi sui massimi sistemi del feudalesimo digitale e vi propongo una storia musicale. Una storia vera!

LA DISFATTA DI MONTEGROTTO

Correva l’anno 2010 e io pensavo solo al Game Boy.

Dopo aver smesso di suonare la batteria nella mia vecchia band ero rimasto senza musica per qualche tempo e non mi era piaciuto per niente. Mi mancavano i concerti, le notti di festa, ma soprattutto l’avere un sogno condiviso con i miei amici. Trovare la “scena 8 bit” mi salvò la vita, o se non altro la migliorò sensibilmente.

Ai tempi il nostro underground in bassa risoluzione si riuniva su Micromusic.net, un sito ancora online, che in questo periodo festeggia i suoi 25 anni di attività. I social network commerciali non avevano ancora monopolizzato le nostre vite online ed era normale che su siti relativamente sconosciuti fiorissero comunità frizzanti e vitali. Noi lo usavamo per condividere i nostri brani, principalmente tra di noi, e per organizzare i concerti. Oltre al sito centrale, avevamo dei minisiti per ogni “cellula” della nostra comunità internazionale. In Italia, per esempio, c’erano MicroMilano, MicRoma e MicroBologna. C’erano headquarter anche a Valencia, Marsiglia, Berlino, etc.

Eravamo una simpatica famiglia di scoppiati e squinternate che amavano fare musica con hardware di recupero. La nostra alleanza superava i confini e si fondava solo sulla voglia di fare qualcosa di speciale, anche perché di soldi non ne giravano del tutto. Suonavamo Game Boy e macchinette assortite in qualsiasi situazione possibile, dai centri sociali ai carri delle manifestazioni, passando per l’occasionale Arci.

Dicevamo, il 2010. Dopo anni di relativa ombra, la nostra scena 8 bit iniziava a farsi notare. Noi continuavamo a organizzare le nostre feste con spirito punk, ma il mondo si era accorto della nostra esistenza. Quello che facevamo, per quanto strambo, aveva un suo fascino, e iniziavamo a chiamarci spazi e locali anche fuori dal nostro giro. Sembrava quasi che la micromusic fosse destinata a bucare l’underground e a sfociare nel mainstream. Sembrava.

Un bel giorno ricevemmo un invito dal comune di Montegrotto Terme, che contattò tutta la cellula di Milano, al gran completo. Stavano organizzando un grande evento a cavallo del primo maggio, finanziato da fondi europei, e per la serata inaugurale volevano proprio noi. La lineup era potentissima. Tonylight, uno dei fondatori del movimento in Italia, i 20 Degrees of Frost, DJ Minaccia, io come Kenobit e un giovanissimo PopX, ai tempi più noto come PopPer, che pur non facendo esattamente chiptune era solito girare con noi.

l'astronave

L’evento si teneva in un enorme parcheggio, che per l’occasione era stato allestito con ben due ristoranti, pronti a sfamare centinaia di avventori. L’organizzatrice non aveva badato a spese: il palco era stato allestito con un impianto potentissimo, abbondanti macchine del fumo e uno stilosissimo camion che sarebbe servito come sfondo per le proiezioni. Abituato ai nostri altoparlanti scassati, non vedevo l’ora di scatenare tutti quei decibel cristallini e professionali. Ero anche emozionato, come del resto i miei soci. Quel dispiegamento di forze e risorse ci faceva pregustare un pubblico delle grandi occasioni, degno di quel costosissimo impianto.

Venne l’ora di cena. Il posto era deserto, così deserto da essere quasi misterioso. Non stava venendo NESSUNO. Non è facile organizzare un concerto da migliaia di persone, ma è altrettanto difficile organizzare un evento di quella portata, con tatto di manifesti attaccati in mezza provincia, e riuscire a totalizzare zero ingressi. Con zero, intendo veramente zero. C’eravamo solo noi musicisti, un cane bellissimo e qualche amico/amica che ci aveva accompagnato. Passa l’ora di cena, e il parcheggio è ancora deserto. Ci guardiamo in faccia e ci chiediamo cosa fare. “Non è che qui non ci pagano?”

io e popx sul palco vuoto

Ma soprattutto: “Non vorremo mica sprecare questo impianto?”

Alle 9:30, come previsto dalla scaletta, iniziammo a suonare. La scena era deliziosamente surreale. C’era un palco pieno di lucine e apparecchiature, con i nostri Game Boy collegati, nel bel mezzo di un parcheggio vuoto. Con le luci colorate e le macchine del fumo, sembrava un’astronave aliena atterrata per sbaglio proprio lì, a Montegrotto Terme, in una cittadina del Veneto. Abbiamo fatto i nostri show uno dopo l’altro, davanti al vuoto pneumatico, tra le urla di incoraggiamento del nostro sgangherato entourage. È stato… bellissimo.

la folla oceanica

Il dispiacere per il buco nell’acqua passò non appena premetti START sul mio Game Boy. Feci un set tutto improvvisato, molto più ambient e sperimentale del solito. Se anche avessi sbagliato qualcosa, non se ne sarebbe accorto nessuno, perché il pubblico non c’era. Eravamo solo noi e la nostra voglia di fare festa insieme. È possibile trovare intimità artistica in un parcheggio nel mezzo del nulla del padovano? Oh, sì. Fu una notte magica e penso ancora che sia un privilegio aver visto i miei amici suonare lì, in purezza, con un impianto bellissimo a una misteriosa festa fantasma. Aver condiviso quel momento surreale ci ha unito e ci ha fatto riflettere su cosa fosse realmente il successo.

la folla oceanica

L’episodio divenne noto come “La disfatta di Montegrotto”. Ogni tanto ci scherziamo ancora. Negli anni a venire il pubblico sarebbe arrivato, ma ogni volta che le cose vanno bene penso che senza quel fallimento non sarebbe stata la stessa cosa.

Viva i nostri fallimenti.

Buona Settimana Sovversiva!
Kenobit

CONCERTI

Il 14 ci sarà un DOPPIO concerto. Uno alle 20 e l'altro verso le 23.

14 settembre - Alzano Lombardo, Spazio FASE - Alle 20 sarò al Music and Design Festival per un set potente con il Game Boy. 14 settembre - Milano, ARCI Bellezza - Suonerò alle finali di Poetry Slam, per chiudere l'evento.

15 settembre - Albignano (MI), ARCI Mulino Bruciato, Sblender Fest - Una giornata bellissima, con banchetti, workshop, talk e pure un mio concerto!

(settimana prossima aggiungo anche le date di ottobre!)

La Settimana Sovversiva
illustrazioni di Gianluca Folì